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Comunicato Stampa
Si inaugura Sabato 11 Giugno, alle ore 21,  la terza edizione di In Chiostro, la manifestazione di Concerti organizzata dal Conservatorio di Musica di Frosinone in collaborazione con il Comune di Frosinone, Assessorato alla Cultura. 
I Concerti si terranno, appunto, nel Chiostro del Conservatorio. Inizio con "Le ballate di Fabrizio De André", una serata interamente dedicata al celebre cantautore genovese, con arrangiamenti originali per orchestra prodotti dalla scuola di Popular Music coordinata dal M° Stefano Caturelli.
Altri quattro appuntamenti vedranno in scena il 16 Giugno l'Orchestra di Fiati del Conservatorio diretta da Antonia Sarcina, il 17 Giugno l'Orchestra Jazz con un programma dedicato agli "Chansonniers" francesi curato da Roberto Spadoni, il 23 Giugno l'Orchestra Sinfonica del Conservatorio con i giovani direttori allievi della Classe di Direzione d'Orchestra di Giorgio Proietti, e infine, il 25 Giugno, la chiusura con Danilo Rea, già allievo dell'Istituto negli anni ottanta, che offrirà una proiezione di visioni musicali dal titolo: "Creatività e Memoria".
Un Festival che unisce alla raffinatezza delle produzioni musicali la "popolarità" delle proposte e l'estrema godibili dei programmi. Una occasione di incontri all'insegna della buona musica. La struttura del "Refice", infatti, si presta moltissimo ad essere luogo di comunicazione e di scambio culturale per la città di Frosinone e per l'intero territorio della provincia.
Una impostazione che certamente è ben presente e radicata nei programmi dei dirigenti del Conservatorio, i quali hanno saputo determinare negli ultimi quattro anni una rinascita culturale davvero sorprendente sotto ogni aspetto. Negli ambienti musicali italiani si parla dell'Istituto frusinate come di un polo di eccellenza per diversi indirizzi professionali, particolarmente quelli orientati alle nuove tecnologie e ai nuovi linguaggi. E In Chiostro ne è la testimonianza evidente.
 
 
Dichiarazioni
 
Antonio D'Antò     Direttore del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone
InChiostro è un appuntamento che si colloca a fine anno accademico ed è diventato quasi un festival. Non "rassegna", ma "festival": ovvero luogo delle sperimentazioni e delle proposte innovative. Perché questo è il dato caratterizzante della manifestazione. 
Essa corrisponde alla volontà espressa dagli organismi dirigenti del Conservatorio, di dare una finalizzazione concreta a tutto il lavoro didattico. Un progetto in divenire che da una parte mostra in bella evidenza le potenzialità artistiche dell'Istituto; dall'altra afferma anche la volontà di protendersi verso il mondo del lavoro, coprendo quel tratto di percorso oscuro e non poco insidioso che divide i nostri diplomati dalla professione.
In questo sforzo produttivo ci fa piacere evidenziare il sostegno del Comune di Frosinone attraverso l'Assessorato alla Cultura, a conferma di un rapporto con il territorio che sta particolarmente a cuore al nostro Istituto.

                                   

 
 Tarcisio Tarquini    Presidente del Conservatorio Licinio Refice di Frosinone
Vorremmo che il chiostro del Conservatorio  diventasse il Chiostro della Città, ovvero il luogo nel quale incontrarsi, per fare e sentire musica, nel segno di una tradizione che ha contribuito allo sviluppo civile di Frosinone e della provincia.
Il Conservatorio Licinio Refice, in fondo, nasce da questi incontri, dal mettersi insieme di tanti per un obiettivo solo; dal fare "chiostro", potremmo dire, forzando un po' l'etimologia del nome e attribuendo alla chiusura il significato che pure le appartiene di ridursi in un centro per non disperdere le forze. Il nostro, però, è un Chiostro che vuole aprire, proporre nuove occasioni e nuove idee, costruire un legame con la città e i cittadini. 
Più che un auspicio, è una scelta strategica.  Ai Concerti e ai programmi di questa stagione si aggiungerà infatti la realizzazione di una struttura teatrale di oltre 400 posti, i cui lavori partiranno a fine estate. Una struttura che sarà disponibile dal prossimo anno e che arricchirà notevolmente la vita culturale del nostro territorio.