beauty of his saxophone’s tone might be the very first quality that captivates the listeners ear. The surprising volubility and technical skills of his playing shows with the simple evidence of an unquestionable talent». - Jean-Pierre Jackson, Classica
Originario di Chartres, Baptiste Herbin ha intrapreso lo studio del sassofono con Jean-Louis Mounier e successivamente con Julien Lourau, Jean-Jacques Rulhmann e Jean-Charles Richard, inoltre è stato allievo della classe di Riccardo Del Fra al Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi. Il suo percorso musicale è stato principalmente influenzato da molti grandi sassofonisti della storia come Charlie Parker, Cannonball Adderley o John Coltrane, ma anche da compositori classici come Bach, Debussy e Ravel. Altrettanto determinante è stata l’influenza delle musiche tradizionali del Madagascar, del Brasile e dei Balcani.
Tra queste molteplici diverse ispirazioni Baptiste trova la sua sintesi personale distinguendosi per sontuosità, delicatezza e audacia.
Il suo virtuosismo lo ha portato a numerosi riconoscimenti. Grazie a Brother Stoon, il suo primo album, è stato nominato come Rivelazione dell’anno 2013 al ‘Victoires du Jazz’. Successivamente si è consacrato tra i più grandi vincendo il prestigioso premio Django Reinhardt 2019 come ‘Miglior musicista dell’anno’ premiato dalla Accademia francese di Jazz.
Parallelamente alla sua carriera come musicista, Baptiste contribuisce alla innovazione del sassofono lavorando in collaborazione con Selmer per un nuovo prototipo realizzato nel 2020. Ha anche lavorato con Vandoren per la creazione di una nuova imboccatura: V16S+.
Protagonista dei più grandi festival europei, la sua riconosciuta fama mondiale lo ha portato a lavorare al fianco dei più grandi musicisti della scena jazzistica come Stefano Di Battista, Ed Motta, Charles Aznavour, Roy Hargrove, Alain Jean Marie, Mark Gross o Marcs Gilmore, per nominarne solo alcuni.
A proprio nome ha inciso 4 album: Vista Chinese (2020), Dream and Connections (2017), Interferences (2014) e Brother Stoon (2010).
Inoltre ha all’attivo più di cinquanta collaborazioni discografiche con diversi artisti come con Keith Brown (Sweet and Lovely, 2011), Aldo Romano (New Blood: the connection, 2012), Fireworks quartet con Jean-Charles Richard, Stéphane Guillame and Vincent David (2015), O Brasil do saxofonequintet con Ademir Junior (2017) o Darryl Hall (2019).