CONSERVATORIO DI MUSICA “L. REFICE” – FROSINONE
MASTERCLASS
LABORATORIO ANALITICO-INTERPRETATIVO
prof. LUCA MOSER
(Conservatorio di Trento)
“Un musicista commuove gli altri solo se egli stesso è commosso” (C. Ph. E. Bach).
Affetti ed esecuzione da Frescobaldi al primo Beethoven.
Proposte di analisi per l’interpretazione,
con particolare attenzione a scelte di agogica, dinamica e articolazione.
Introduzione: prof.ssa Jania Sarno
23 e 24 febbraio 2016
aula Paris
23 febbraio, 10-13 e 14.00-19.00
24 febbraio, 9.30-12.00
crediti formativi: 4
Fra il Quattrocento e il Cinquecento venne a maturazione uno snodo fondamentale, condizionante l’intero sviluppo del linguaggio musicale euro-colto: l’espressività di emozioni. L’estetica degli affettiin musica, legata alla nascita del concetto di pubblico e alla necessità di “conquistarlo” dilettandolo e commovendolo, portò allo strutturarsi di quella Retorica musicale che, col suo preciso corredo normativo, costituì per due secoli il bagaglio formativo di base di ogni musicista, rimanendo anche oltre il Settecento sedimento remoto di ogni operazione compositiva. Nel frattempo e sotto la stessa spinta estetica, l’antica arte della diminuzione era andata mutando, da ornamentazione “tecnica” a ornamentazione “affettuosa”: privilegiando cioè, rispetto all’effetto– con un gioco di parole dell’epoca – l’affetto. La partitura antica è tuttavia solo un “progetto di massima” rispetto alla realtà finale dell’esecuzione, creata dall’apporto sostanziale dell’interprete; la sfida per l’esecutore di oggi sta nel saper colmare la distanza fra “oralità” e scrittura e ricostruire in modo fedele ma nello stesso tempo personale e creativo la verità ultima, in fondo sempre mutevole ma ancorata a solide convenzioni, di un’opera.
Il docente invitato, prof. Luca Moser, partendo da alcuni riferimenti alla psicologia della musica e delle emozioni (e dall’Affektenlehrequale “lessico musicale” di esse) guiderà un laboratorio analitico/interpretativo, con la partecipazione degli studenti, con il fine di discutere insieme e proporre un’interpretazionestoricamente informatae consapevole del repertorio del Barocco e dello Stile galante, spingendosi fino a quello pianistico beethoveniano: non attraverso punti di vista e metodi analitici posteriori ma alla luce degli strumenti tecnici e linguistici che all’epoca venivano somministrati affinché si dispiegasse – e giungesse appunto al suo buon fine di“dilettare e commuovere”– la capacità creativa del compositore e quella performativa di chi quella musica, per diletto o per professione, si trovasse allora (e si trovi oggi) ad eseguire.
BRANI SU CUI VERTERANNO LE ANALISI
Si propongono come oggetto di analisi i seguenti brani, di cui i partecipanti che lo desiderano, compatibilmente con il tempo a disposizione, potranno proporre un’esecuzione/interpretazione (canto, violino, flauto, clavicembalo, pianoforte).
- C. Monteverdi:Lamento di Arianna
- G. Frescobaldi: Toccata prima dalSecondo Libro di Toccate
- J. J. Froberger:Lamento sopra la dolorosa perdita di sua Maestà Ferdinando IV
- H. F. Biber: Sonata VI (dalleSonate sui misteri del Rosarioper violino e basso continuo)
- J. S. Bach: Sarabanda in sol minore dalle Suites inglesi
Fantasia Cromatica BWV 903
Sonata in Si minore per flauto e cembalo BWV 1030, II e IV movimento
Recitativi dallaPassione secondo Matteo, con arie a libera scelta dei frequentanti
- W. F. Bach: Fantasia in Mi minore F 21
- C. PH. E. Bach, Sonata per flauto solo, I movimento
- W. A. Mozart: Sonata in La minore per pianoforte KV 310, I movimento
Sonata in Mi minore per violino e pianoforte K 304, I movimento
Don Giovanni, Finale II
- L. van Beethoven: Sonata op.13 n.8 inDo minore, detta “Patetica”, I movimento
Gli studenti frequentanti potranno proporre anche brani analoghi a quelli proposti e all’interno del repertorio indicato, purché sia evidente la ricerca dell’affetto e portando una versione digitalizzata della partitura.