Comunicato stampa
Anche quest’anno gli allievi del Conservatorio di Frosinone sono chiamati a cimentarsi con la
messa in scena di due opere: La Bohème di Giacomo Puccini ed Esculapio al neon di Ennio
Porrino.
Gli spettacoli avranno luogo venerdì 23 e sabato 24 giugno presso l’Auditorium Daniele Paris,
il primo con inizio alle 15,30 e il secondo alle 18.
Il libretto della Bohème, di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, è tratto dal romanzo di Henri
Murger Scènes de la vie de bohème. Racconta della vita lieta e spensierata di un gruppo di
giovani artisti bohémien della Parigi del 1830 celebrandone la gioventù, la speranza e
l’entusiasmo del vivere d’arte e d’amore. Al contempo, costituisce un racconto amaro sulla
disillusione, sulla scoperta di una realtà diversa e dolorosa a tal punto da compromettere
vita, amore, sogni e futuro fino al tragico epilogo.
“L’altissimo valore poetico della Bohème sta nel portare tutta l’opera ad un livello di
esperienza esistenziale tale da evocare quasi la forza di un rito di passaggio. Le miserie e le
passioni dei protagonisti, le azioni e addirittura alcuni oggetti, diventano metafora per
raccontare quel nodo drammatico irreversibile che è l’evoluzione dall’età del giovane adulto,
ancora carica di echi adolescenziali, alla prima età adulta. Tutto si carica di un senso
filosofico, educativo e catartico: il mondo della giovinezza non ha che un tempo e quel
tempo è finito e non ritorna. Dura lex, sed lex.” (dalle note di regia di Giuseppe Pestillo)
Accompagnatore al pianoforte è Mirko Mancini, allievo del Biennio di Maestro collaboratore
tenuto dal prof. Luigi Pecchia al quale è stata affidata la preparazione e la concertazione
degli allievi delle classi di Canto dei professori Susanna Anselmi, Silvia Ranalli e Danilo
Serraiocco.
La regia è affidata a Giuseppe Pestillo, laureando del Biennio di Regia del Teatro musicale,
tenuto dalla prof.ssa Stefania Porrino; biennio istituito dal 2004 nel “Licinio Refice” di
Frosinone che attualmente è uno dei soli quattro Conservatori in tutta Italia presso i quali è
possibile laurearsi in Regia del Teatro musicale.
Si rinnova, inoltre, il sodalizio artistico con l’Accademia di Belle Arti di Frosinone,
responsabile dei costumi di scena, progettati e realizzati dagli allievi del Corso di Costume
per lo Spettacolo della prof.ssa Carla Ceravolo, ormai da diversi anni partner importante
delle rappresentazioni operistiche proposte dal Conservatorio “Licinio Refice”.
L’opera Esculapio al neon viene presentata all’interno del progetto Omaggio a Ennio Porrino
e Luciano Folgore. Il primo è un compositore del novecento italiano (Cagliari 1910 – Roma
1959) autore di musica sinfonica, operistica e da camera (sito ufficiale www.ennioporrino.it);
il secondo è un poeta futurista, autore di questa favola ironica incentrata sul tema della
contrapposizione tra la vecchia e la nuova medicina, tra i benefici delle erbe medicinali,
esaltati dalla fattucchiera Anfissa, e il potere risolutore di vitamine, ormoni e cortisone,
esaltato dalla signora della Pubblicità, Oggetto del contendere sono Cordelia, fanciulla
romantica, e il malatissimo principe Rovello. La loro storia d’amore si conclude felicemente
grazie alla potenza della medicina moderna e l’opera si conclude trionfalmente - ma anche
con sottile ironia - con un inno a Grancassa e al potere della modernità vincente.
Maestro preparatore e accompagnatore è Luigi Mastracci, la regia è della figlia del
compositore, Stefania Porrino, docente di Teoria e tecnica dell’interpretazione scenica e di
Regia del Teatro musicale, mentre i costumi sono quelli originali della prima edizione
dell’opera (Cagliari, Teatro Massimo, 1972) realizzati su bozzetto di Màlgari Onnis e
restaurati dalle allieve del Corso di Costume dello spettacolo tenuto della prof.ssa Carla
Ceravolo presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
Gli interpreti sono gli allievi dei Corsi di Canto dei professori Susanna Anselmi, Dionisia Di
Vico, Silvia Ranalli, Danilo Serraiocco e Daniela Valentini.
Come introduzione all’opera, il giorno 23 giugno, verranno eseguiti - sempre del
compositore Ennio Porrino - due brani dei Canti dell’esilio e un duetto tratto dall’opera
L’organo di bambù. Nel duetto Juana, compagna del capo dei guerriglieri di Manila, implora
il frate Ramon di accogliere nella sua chiesa la bara in cui lei dichiara che giace il corpo senza
vita del suo uomo ma nella quale forse si nascondono invece le armi per una rivolta. Nel
giorno 24 giugno l’introduzione sarà dedicata invece ad alcune poesie di Luciano Folgore
completando in tal modo l’omaggio ai due autori dell’opera Esculapio al neon.
Gli spettacoli verranno poi riproposti a Roma, al Teatro di Documenti, nei giorni giovedì 29
giugno alle ore 20,45 e domenica 2 luglio alle ore 17,45 (Esculapio al neon) e nei giorni lunedì
3 luglio alle ore 20,45 e martedì 4 luglio alle ore 18,45 (La Bohème).